Mi rendo conto che, chi ha intenzione di rivolgersi ad un investigatore privato per scoprire il tradimento del proprio partner, o ricercare prove per far valere o difendere un suo diritto in sede legale, spesso deve affrontare diverse paure che il più delle volte lo scoraggiano dall’intraprendere questa iniziativa.

Ma, quali sono le preoccupazioni che assalgono il cliente?

  1. Sicuramente, al primo posto c’è il timore che la persona investigata possa accorgersi delle attività investigative poste in essere, appunto, dall’investigatore privato:

La paura è per l’essere umano un’emozione primaria che lo mette in guardia da possibili pericoli, ma in questo caso è bene considerare che l’investigatore privato è un professionista che non ha alcuna intenzione di essere scoperto dalla persona che sta attenzionando con le sue indagini.

Essere scoperti significherebbe affrontare una serie di pericoli legali e non solo; l’indagato potrebbe denunciarlo per molestie o stalking o peggio ancora, affrontarlo fisicamente per aggredirlo.

Personalmente, nelle mie indagini seguo un protocollo di sicurezza ben collaudato che prevede ad esempio:

  • il cambio dei mezzi e dei collaboratori che nell’arco della giornata svolgono lo stesso servizio;
  • utilizzo dei localizzatori trakers che attraverso il segnale GPS ci permettono di pedinare a distanza e nella massima discrezione le autovetture interessate alle indagini;
  • l’impiego di investigatori privati professionisti capaci di riconoscere ed affrontare ogni sospetto o comportamento ambiguo messo in atto dalla persona investigata.

Quando si svolge un’indagine bisogna essere sempre consapevoli che nessuno dovrà notare le nostre attività, quindi cerchiamo di essere poco visibili, di appostarci in luoghi lontani da occhi indiscreti e di notare ogni piccolo mutamento della situazione che possa in qualche modo mettere a repentaglio lo svolgimento degli appostamenti e dei pedinamenti.

  1. Al secondo posto troviamo indubbiamente le così dette (consentitemi questa licenza dialettale) “seghe mentali”, ovvero la preoccupazione, la paranoia che qualcosa di terribile possa accadere durante le indagini:

Fa parte del mio ruolo. Cerco sempre di aiutare i miei clienti a superare questa fase di pre-indagini, facendo leva sul fatto che farsi le cosidette seghe mentali non serve davvero a niente e non significa preoccuparsi ma semplicemente vivere in una situazione di vera angoscia, situazione questa assai difficile da gestire che potrebbe far allarmare la persona da noi attenzionata.

Quando ricevo un incarico spetta a me preoccuparmi di ciò che potrebbe accadere durante un’investigazione, e finora ho sempre gestito con successo ogni tipo di imprevisto che si è presentato durante un indagine.

  1. Al terzo posto ci sono le persone che manifestano la lora paura sopravvalutando le capacità della persona sottoposta alle nostre verifiche:

Mi capita spessissimo di sentire frasi del tipo:

  • è troppo attento/a ed è in grado di osservare e ricordare i volti delle persone;
  • mi ha detto: “dai, fammi seguire”! Di sicuro se ne accorgerà e poi passerò un guaio;
  • mi controlla, sa come funzionano le investigazioni ed è in grado di scoprire la presenza di qualsiasi investigatore privato.

Queste affermazione mi fanno sorridere perché ogni qualvolta si è presentata un’indagine con queste premesse, ho sempre ottenuto ottimi risultati e dimostrato al cliente che il target investigato, non era poi così furbo.

Per quanto le persone indagate possano essere vigili e guardinghe, ci sarà sempre qualcuno più audace ed attento di loro che attenderà il momento giusto per approfittare di un loro errore, guadagnandone un vantaggio.

Con questo articolo non voglio assolutamente convincerti che le investigazioni private siano prive di rischi, ma sicuramente la preparazione, la professionalità e le tecnologie che supportano le investigazioni private, aiutano l’investigatore privato professionista a ridurre drasticamente il rischio di essere scoperti.

Se vuoi risolvere un problema che ti affligge non hai molte scelte, devi agire o scegliere di convivere con l’angoscia del sospetto, o accettare di aver subito un torto – io ti consiglio di metterti in gioco, valutando anche l’ipotesi di affidarti ad un bravo investigatore privato che sia in grado di darti le risposte che stai cercando.

Se hai bisogno di una consulenza investigativa o più semplicemente di un valido consiglio, contattami liberamente al 3663839069, valuteremo insieme se, e come potrò aiutarti.

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