Gli angeli di Capaci, ricordiamoli così

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Gli angeli di Capaci, ricordiamoli così

24 maggio 2016

CONSULENZA SPECIALIZZATA

Il mio lavoro comincia con una consulenza specializzata rivolta al cliente che necessita realmente di un aiuto concreto.

In un colloquio riservato e non impegnativo, avrò modo di esaminare tutti gli aspetti legali e tecnici che il tuo caso presenta, valutando l’eventuale fattibilità e la strategia investigativa migliore per ragiungere lo scopo.

Parlando con me, riceverai validi consigli ed un preventivo dettagliato comprensivo di costi, tempi e modalità di esecuzione.

 

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Come raggiungermi

© 2017 Investigatore Privato Roma Giuseppe Tiralongo – Via Tagliamento, 25, 00198 Roma, Italia – P.IVA 06401781007
Investigazioni per conto di privati - artt. 134 e seg. del T.U.L.P.S. | Difesa penale - artt.38 e 222 D.L.vo 271/89

Giovanni Falcone e gli angeli della Scorta

Vito Schifani, 27 anni, guidava la Croma che apriva la scorta di Giovanni Falcone. Sua moglie aveva 22 anni e il figlio solo 4 mesi.
L’assistente Antonio Montinaro, al centro, 30 anni, era il caposcorta, sedeva al posto del passeggero. Era sposato con Tina e aveva due figli.
Rocco Di Cillo, 30 era il gregario, e stava sul sedile posteriore. Era fidanzato con Alba.
Il 23 Maggio 1992 la loro auto salta in aria per prima, investita in pieno dall’esplosione di Capaci e vola a 100 metri di distanza.
I tre poliziotti muoiono sul colpo, dilaniati.
La seconda Croma è quella su cui viaggia Giovanni Falcone, che si è messo alla guida, come spesso gli piace fare, al suo fianco la moglie Francesca Morvillo. Dietro l’autista giudiziario Giuseppe Costanza, unico a bordo delle due Croma che, pur ferito, sopravviverà all’impatto.
La macchina di Falcone si schianta contro il muro di cemento alzatosi dopo lo scoppio, il giudice e la moglie sbattono contro il parabrezza e riportano gravissime ferite, ma non muoiono subito.
A chiudere il corteo la terza e ultima Croma della scorta, con a bordo Paolo Capuzza, Gaspare Cervello e Angelo Corbo che racconterà così quei momenti.
«Scendiamo con grande difficoltà dalla macchina, ci sono rottami e pezzi d’asfalto dappertutto. Corriamo verso l’auto di Falcone e vediamo che è successo qualcosa di mostruoso. C’è una voragine, l’autostrada è sventrata, un caldo assassino e lui è ancora vivo. E per qualche attimo è cosciente. Gira la testa verso di noi, ci lancia uno sguardo come a implorare aiuto, poi reclina la testa sul finestrino. Non dimenticherò mai quegli occhi.
Cerchiamo disperatamente di aprire gli sportelli, ma non ci riusciamo. Allora ci mettiamo intorno alla macchina con le pistole puntate, a proteggerlo fino alla morte, questa è la regola. Ioa Capuzza dal lato di Falcone, verso il mare, Cervello da quello opposto, vicino alla Morvillo. E aspettiamo lì, feriti, che i mafiosi vengano a darci il colpo di grazia».
E’ l’estremo atto di protezione di questi uomini per il magistrato che devono difendere.
Spesso i nomi di questi uomini, sia quelli di Schifani, Montinaro e Di Cillo, che quelli di Giuseppe Costanza e dei poliziotti che sopravvissero, sono stati dimenticati, si sono persi dentro le parole “Strage di Capaci”.
Credo che oggi, nell’anniversario di quel giorno, sia giusto ricordarli.

By Riccardo Gazzaniga

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    Ai sensi del D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 recante il Codice in materia di protezione dei dati personali e del regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo (GDPR) i dati inviati con questo modulo saranno utilizzati solo per rispondere alla email e non saranno archiviati nè diffusi. Spuntando questa casella acconsento al trattamento dei dati secondo la normativa sulla privacy.

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    Come rintracciare una persona

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    20 maggio 2016

    CONSULENZA SPECIALIZZATA

    Il mio lavoro comincia con una consulenza specializzata rivolta al cliente che necessita realmente di un aiuto concreto.

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    investigazioni Tiralongo RomaCi sono ricerche che per motivi di strategie legali o commerciali si decide di non eseguire, nel mio caso non svolgo ricerche per riconciliare una amicizia o un parente di qui si è perso le tracce, anche perché la legge non lo consente in quanto non essendoci in questa attività alcun “diritto specifico” da difendere o far valere in tribunale, la privacy lega le mani a tutti gli investigatori privati.

    Vi darò quindi alcuni suggerimenti su come rintracciare una persone partendo da poche informazioni, come ad esempio il nome, il cognome, il numero di telefono o il nick; non sempre si può raggiungere lo scopo ma in alcuni casi sono indicazioni utilissime.

    Esistono sul web, numerosi servizi online in grado di scoprire tutte le informazioni pubbliche su un soggetto ha pubblicato volontariamente in Rete nel corso della sua vita, semplicemente digitandone il suo nome o l’indirizzo di posta elettronica che conoscete.

    Procediamo per step e analizziamo come rintracciare una persona sul web partendo dal suo nome o dal suo indirizzo email.

    Se vuoi cercare di rintracciare una persona utilizzando Internet, il primo portale che ti consiglio di consultare è Pipl.

    Trattasi di un motore di ricerca molto sofisticato in cui, digitando il nome e il cognome di un soggetto, è possibile trovare tutte le informazioni su quest’ultima visualizzando i link che portano ai suoi profili social e altre pagine web.

    Delle volte il servizio offerto di Pipl è in grado di associare la persona nel web, più vicina a livello social del soggetto ricercato.

    Un’altra soluzione potrebbe essere quella di consultare il sito di Pagine Bianche, dove inserendo il numero di telefono o il nominativo della persona che si desidera rintracciare, visualizzerai un elenco di indirizzi riconducibili a quel dato.

    Non ultimo è importante tentare di rintracciare la persona nei social network, in particolare nel nostro paese è d’obbligo affacciarsi su Facebook, che grazie alla sua diffusione mondiale è divenuto uno strumento fondamentale per rintracciare le persone sul web, disponendo solo del loro nome.

    Se il web non è stato di aiuto, non ci rimane altro che affidarci a ricerche più specifiche dove però è fondamentale avere nome, cognome, luogo e data di nascita della persona che vogliamo rintracciare. Qualora fossimo in possesso di questi dati possiamo andare in circoscrizione e in maniera del tutto legale, richiede lo stato di residenza della persona attraverso la compilazione di un modulo prestampato dove andremo ad inserire i dati anagrafici del soggetto ricercato e quelli del richiedente unitamente ad un documento di identità valido.

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      Come scegliere un Professionista? Alcuni consigli.

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      20 maggio 2016

      CONSULENZA SPECIALIZZATA

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      professionista RomaCapita a tutti che in alcuni momenti della propria vita ci si possa sentire sopraffatti, disorientati, inefficaci nella risoluzione di un problema che riguarda la propria vita professionale o intimo privata. In questi frangenti può essere d’aiuto confrontarsi con un investigatore privato  qualificato, esperto, ed in possesso delle autorizzazioni prefettizie.

      Come puoi scegliere il professionista che faccia al tuo caso? Conoscere la reputazione reale di un investigatore privato è assai difficile per la natura di massima riservatezza che questa professione richiede; tutta via si può cercare di avere notizie da amici, parenti o avvocati che hanno avuto la necessità di assumere un investigatore.

      Per analizzare la reputazione digitale invece bisogna avere più attenzione, badate bene che internet è oggi il canale privilegiato tramite il quale si stabiliscono relazioni amicali, scientifiche, professionali e lavorative, quindi andiamo a cercare tutte le informazioni che il web può darci cercando non la singola richiesta “tipo investigatore privato Roma” ma rintracciando contenuti e feedback reali (quelli finti sono facilmente riconoscibili dalla forma grammaticale che spesso si ripete), quell’intervista, quel blog, quell’articolo (che non proviene da uno sponsor) piuttosto quel filmato…e via dicendo;

      Diffida da chi vanta numerose competenze, di chi millanta di essere leader di quel particolare settore senza che nessuno lo abbia mai insignito di tale onoreficenza;

      Non dare ascolto a quei personaggi che vogliono per forza venderti un servizio o una consulenza, lascia che tu sia libero di decidere quale accordo firmare o non firmare con il professionista

      Diffida sempre da chi non vuole riceverti nel proprio ufficio poiché molte persone si spacciano professionisti senza avere le necessarie competenze e autorizzazione, svolgendo abusivamente quella particolare professione;

      Avere un ufficio, significa avere le autorizzazioni, i titoli di studio, i corsi di aggiornamento, le tabelle tariffa, esposte nelle pareti o quanto meno a disposizione del cliente.

      Nel campo delle investigazioni private mi è capitato spesso di prendere a “calci nel culo” finti investigatori privati che sponsorizzavano i loro servizi su internet.

      Il primo appuntamento è per il professionista e il cliente un momento conoscitivo, utile per comprendere le necessarie procedure lavorative da attuare per il problema specifico esposto dal richiedente e l’eventuale fattibilità operativa.

      Questo primo colloquio dovrebbe, per buon senso, essere totalmente gratuito (escludendo consulenze specifiche di altra natura).

      In questo frangente il mio consiglio è quello di esporre al vostro interlocutore i fatti che vi riguardano senza fornire troppi dettagli, (nomi, indirizzi, luoghi e così via) al fine di riservare le vostre vicende fino all’accettazione di un preventivo chiaro e omnicomprensivo.

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        Voglio la verità, Voglio Conoscerla!

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        18 maggio 2016

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        relazione investigativaVoglio sapere la verità! Voglio conoscerla!!!

        È chiaro, Nessuno apprezza le bugie. Non ci piacciono le bugie e non possiamo, ne dobbiamo accettare che attraverso le menzogne altri possano decidere per noi cosa possiamo o non possiamo sapere di una determinata faccenda…

        Non c’è niente che ferisca più della bugia, della falsità e dell’ipocrisia perché intrappolano le nostre emozioni facendoci mettere in dubbio la verità, rendendo artificiale tutto quello che abbiamo vissuto e provato fino ad allora.

        Attenzione, detta o ricevuta che sia, una bugia lascia sempre il segno!

        Dobbiamo tener bene in mente che mentre una bugia fa in tempo a viaggiare per mezzo mondo, la verità è li che si sta ancora mettendo le scarpe, e quando le persone si rendono conto dell’inganno è ormai troppo tardi.

        Ci sono persone che sembrano perfette per noi e per le circostanze, per vivere la vita insieme, anche se non ci spieghiamo per quale strana ragione con il passare degli anni, si distaccano creando solo preoccupazione e ansia, quasi si scoloriscono con il trascorrere del tempo, colorando di grigio la nostra vita e magari di arcobaleno quella di un altra.

        Persone che non sono sincere con i loro sentimenti, per questo noi non le capiamo, e nemmeno loro capiscono noi.

        Ecco perché è importante meritare fiducia, per non nascondersi dietro alle bugie, Una bugia può prendersi cura del presente, ma non ha futuro, quindi diamo fiducia a chi lo merita veramente.

        Ma quanto è importante la fiducia per esempio nell’ambito imprenditoriale? Nelle grandi aziende?

        Un team che ha perso la fiducia nel proprio leader e non crede possa ‘fare la cosa giusta’, sarà meno legato all’azienda e difficilmente motivato ed entusiasta del proprio lavoro.

        A quel punto potrebbe davvero servirti un investigatore privato poiché le conseguenze future potrebbero essere disastrose; l’insoddisfazione del personale causerebbe assenze ingiustificate, false malattie o abusi di permessi, manifestando il loro malessere ai clienti, i prodotti o i servizi offerti dall’azienda potrebbero ben presto perdere qualità diventando presso che mediocri e la reputazione dell’azienda risulterebbe ben presto inesorabilmente compromessa.

        In un periodo di crisi economica come questo…sarebbe un vero disastro.

        Questo vale anche nella vita privata, nei rapporti di tutti i giorni, con gli amici, il nostro partner, il nostro mondo social, … Non si può costruire la fiducia dal giorno alla notte, è un sentimento che si sviluppa piano piano, attraverso piccole azioni e interazioni, ma per perderla e vanificare i nostri sforzi, basta veramente poco, un comportamento frainteso o una parola di troppo, una bugia che ci è stata riferita…e Puff!!! Abbiamo perso tutto!

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          E’ possibile difendersi da un arma da taglio con l’autodifesa?

          E’ possibile difendersi da un arma da taglio con l’autodifesa?

          E' possibile difendersi da un arma da taglio con l'autodifesa?

          9 marzo 2016

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          In un colloquio riservato e non impegnativo, avrò modo di esaminare tutti gli aspetti legali e tecnici che il tuo caso presenta, valutando l’eventuale fattibilità e la strategia investigativa migliore per ragiungere lo scopo.

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          In questo articolo voglio chiarire alcuni aspetti molto importanti in merito alle tecniche di difesa a mani nude contro i coltelli con l’intento di mettere in guardia coloro i quali si avvicinano a discipline di difesa personale senza conoscere la realtà e ciò che accade realmente in strada.

          Difendersi da un'arma da taglio con l'autodifesa è possibile?

          Le arti marziali e la difesa personale sono veramente efficaci?

          Quasi ogni disciplina di arti marziali o di difesa personale presenta un proprio programma di tecniche da disarmo in particolare per la difesa da attacco da coltello.

          Spesso però l’istruttore o il maestro di turno dimentica di fare presente diversi dettagli fondamentali, i quali potrebbero essere cruciali nel caso si dovessero malauguratamente presentare certe situazioni per strada.

          Prima difficoltà: gestire lo stressa della situazione

          In primis, il fattore dello stress: Aumento del battito cardiaco, vista a tunnel, irrigidimento, confusione mentale e conseguente diminuzione delle capacità motorie, insomma reazioni che difficilmente si presentano durante un normale allenamento in palestra.

          In queste condizioni di stress estremo un generico individuo, soprattutto se non abituato certe situazioni agisce, per istinto, in maniera spontanea: per esempio indietreggiando, e destreggiandosi con le mani e avambracci per cercare di afferrare l’arma o parare I colpi.

          Il risultato di questa disperata reazione è il più delle volte disastroso, poiché il malcapitato nell’estremo tentativo di difendersi, riporterà ferite importanti e delle volte fatali.

          Seconda difficoltà: differenza tra pratica e realtà

          Ma qual’è le differenza tra un attacco simulato in palestra E un ipotetico attacco reale

          Attacco simulato in palestra:

          • L’atleta che simula l’aggressione È spesso collaborativo;
          • Colui che si difende ha la mente lucida, è consapevole che non si potrà mai fare male con un coltello finto;
          • L’aggressore non trova quel vero istinto animale nei confronti di chi vuole aggredire;
          • I movimenti previsti negli attacchi sono spesso prevedibili;
          • Generalmente l’aggressore viene messo KO con due o tre colpi preventivati;

          Ipotetico attacco reale:

          • L’aggressore ha l’istinto animale di colui che vuole fare fuori a tutti costi l’avversario
          • Gli attacchi sono ripetuti, l’aggressore tende a colpire ripetutamente, con insistenza con tutto il corpo, e non solo con braccio il coltello, come vediamo nelle esibizioni
          • I movimenti possono variare in continuazione
          • L’aggressore tende a colpire E subito ritirarsi con l’arma per poi riattaccare e non, come nelle dimostrazioni di arti marziali , si limita a colpire rimanendo con il braccio teso, quasi come voler consegnare l’arma all’aggredito.

          È importante tener conto come per strada la maggior parte di agguati avvengono vigliaccamente, con “ effetto sorpresa”, quando la vittima meno se lo aspetta o alle spalle.

          Altresì è fondamentale essere coscienti del fatto che l’aggressore molto spesso per effetto dell’adrenalina o peggio ancora di sostanze stupefacenti, non accusa i colpi che gli vengono inferti, continuando ad attaccare con furia il malcapitato.

          Quindi cosa possiamo fare?

          Potrei dilungarmi ancora per molto elencando ulteriori dettagli del discorso che testimoniano la cruda realtà della strada dunque posso solo lasciarvi con alcuni consigli a mio avviso di vitale importanza, frutto della mia esperienza come investigatore privato:

          Affrontate un individuo armato solo se siete a tutti costi costretti a farlo per la vostra incolumità per chi vi è accanto: se avete la possibilità di fuggire… evitate di affrontare pericoli e scappate via!

          Non si tratta di codardia ma semplicemente di non voler mettere in gioco la propria vita, c’è differenza coraggio ed incoscienza!

          Ricordate che l’unica cosa importante rimane la vostra incolumità.

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            Cosa fare in caso di stalking: come difendersi e come liberarsi

            Cosa fare in caso di stalking: come difendersi e come liberarsi

            Cosa fare in caso di stalking: come difendersi e come liberarsi

            19 febbraio 2016

            CONSULENZA SPECIALIZZATA

            Il mio lavoro comincia con una consulenza specializzata rivolta al cliente che necessita realmente di un aiuto concreto.

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            Oggi vi parlerò di cosa dobbiamo fare in caso di stalking: questo un tema è sempre più attuale, e attraverso la mia professione di investigatore privato a Roma, metropoli dove purtroppo episodi simili sono all’ordine del giorno, ho avuto l’idea di riassumere alcune utili informazioni che ho appreso dalla mia esperienza circa le investigazioni sullo stalking e nell’consulenza di vittime di stalking.

            Cosa fare in caso di stalking

            Come difendersi dallo stalking ?

            Prima ancora di capire a come poterci difendere in caso di stalking, è necessario innanzitutto comprendere con chi abbiamo a che fare al fine di per iniziare a fronteggiare la condotta persecutoria del nostro stalker e delineare il suo profilo psicologico e sociale; quindi, conoscere il suo passato personale scovando i punti deboli attraverso l’analisi della sua storia personale.

            E’ importante ricordare che lo stalking è un reato! Questo ci aiuta a comprendere che ognuno di noi, vittima espiatoria del comportamento criminoso intrapreso dalllo stalker, ha il diritto di difendere la propria libertà individuale e di poter tornare nuovamente a vivere la propria vita, serenamente, come sancito dalla nostra costituzione.

            E’ fondamentale apprendere questo concetto poiché assecondare in maniera passiva e spesso accondiscendente, significherebbe essere vittime ma allo stesso tempo carnefici delle azioni criminose del proprio stalker. Cambiare il proprio stile di vita nel tentativo di assecondare o evitare il proprio stalker significa, può causare ripercussioni importanti nei rapporti  personali e sociali (amici, famiglia, e colleghi) ed in oltre non vi aiuterà a risolvere il problema.

            Teniamo a mente che il ciclo delle azioni di uno stalker non è continuo, quindi è necessario essere sempre pronti ed affrontare in modo oggettivo quanto sta accadendo. Giustificarlo o farlo fare significa non ammettere di avere un problema.

            Esempio: quando si subisce stalking dal proprio compagno, è fondamentale mettersi in discussione ed ammettere a se stessi che non è amore, avere quindi conferma di vivere un rapporto sentimentale malato.

            Consigli pratici per difendersi in caso di stalking

            Vi elenco alcuni consigli “pratici” per orientarvi sul vostro percorso difensivo; strategie queste in grado di aiutarvi fronteggiare questa pericolosa situazione.

            • La regola principale è quella di non isolarsi mai, perché è quello che vuole il vostro stalker, per il suo distorto senso del possesso e del persecutorio che lo affligge.
            • Rompete il muro del silenzio e iniziate a parlarne con gli amici, i colleghi ed i propri famigliari. E’ molto importante informare le proprie amicizie e i propri cari su ciò che vi sta accadendo e  sulla condotta del proprio stalker.
            • Questo vi faciliterà la vità e quando, ad esempio, dovrete rincasare in orari notturni, non sarà difficile trovare un compagno o un parente disposto a spalleggiarvi.
            • Quando si subisce una violenza, un atto intimidatorio o comunque una molestia, è psicologicamente difficile ricordare nell’immediato i particolari di quanto accaduto, quindi il mio consiglio è quello di annotare immediatamente all’azione criminale subita, date, orari, luoghi e circostanze: in questo modo vi sarà molto più facile spiegare alle forze dell’ordine intervenute in vostro soccorso, come sono andati i fatti, superando l’inevitabile sensazione di angoscia che potrebbe farvi mangiare la lingua…
            • Procuratevi sempre delle prove, conservate quindi messaggi telefonici, e-mail, regali, lettere o note che sono state prodotte dallo stalker.
            • Prestate sempre attenzione a tutti quei avvenimenti che possono sembrare in primo luogo casuali, ma che potrebbero nascondere l’azione criminosa del vostro persecutore, spesso dietro al furto in casa o della propria autovettura, si celano diverse verità, quindi,  anche se non siete sicuri dell’entità dell’evento, contattate sempre la polizia e metteteli a conoscenza di quanto vi sta accadendo, fornendogli tutte le informazioni che avete raccolto nel corso del vostro calvario.
            • Non accettate di avere contatti con il vostro stalker, la cronaca nera ci insegna che delle volte, quando uno stalker si trova di fronte alla propria vittima può reagire con violenza o comunque la propria condotta potrebbe degenerare improvvisamente.

            Assumere un investigatore privato potrebbe fare sicuramente la differenza e favorire la condanna del vostro stalker.

            L’investigatore privato fornisce concretamente un supporto investigativo prioritario in quanto attraverso appostamenti e pedinamenti mirati produce prove a supporto dell’istruttoria giudiziale.

            Scrivimi, ti risponderò il più presto possibile!



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